Pillole di project management pronte per l'uso (parte I)

Nel ritmo frenetico del lavoro quotidiano, può essere difficile mettere a fuoco le dinamiche virtuose e identificare quelle criticità che influenzano il successo dei progetti. L'autoanalisi è spesso uno dei compiti più complessi, ma essenziale per la crescita. Per questo motivo, abbiamo raccolto alcune pillole di project management che potrebbero aiutarti a rendere la tua organizzazione più efficiente.

1. Fai del tuo meglio, delega il resto

Evitare il micromanagement è fondamentale, sia che tu stia organizzando il tuo lavoro sia che lo stia facendo per altri. Il micromanagement consuma tempo prezioso e creare un ambiente di lavoro poco piacevole.  (Qui un po’ di sintomi per capire se lo fai).

Delegare senza entrare nei piccoli dettagli dimostra fiducia e permette agli altri di crescere. Questo crea un ambiente in cui tutti sono stimolati a contribuire proattivamente al progetto, trasformando il lavoro da un approccio top-down a una collaborazione effettiva.

Dì cosa fare, non come farlo

2. Pianifica sul serio

Quando si pianifica la giornata, ricordati che meno è più. Ogni persona dovrebbe lavorare un massimo di 8 ore al giorno; eccedere non solo è controproducente, ma non sostenibile.

È cruciale non programmare l'emergenza come norma, perché un imprevisto non deve essere la routine.

E ricorda, anche le ore che vendiamo nei progetti sono finite. Superarle significa rischiare di perdere in termini di marginalità.

Monitora le ore lavorate sui progetti: così saprai quando è il momento di ricalibrare o, meglio ancora, potresti scoprire che il progetto sta procedendo meglio del previsto, liberando risorse preziose.

3. Non accumulare dati, analizzali

Per monitorare efficacemente la salute della tua azienda, ci sono alcune metriche chiave che non puoi ignorare.

1. Il prezzo effettivo a cui vendi un'ora di lavoro: ti dà un'idea del valore del tuo servizio sul mercato.
2. La crescita media della tua azienda negli ultimi 3-4 anni: un indicatore di come stai espandendo o consolidando la tua presenza nel settore.

3. Le ore "chargeable" annuali:  quelle ore effettivamente fatturabili ai clienti, rispetto al totale delle ore lavorate, che ti aiutano a capire quanto del tuo lavoro si traduce direttamente in entrate.

Inizia con poco, investi tempo nell’analisi dei pochi dati che hai, piuttosto che nella raccolta. E poi pian piano aggiungine di altri.  

Meglio dati immediati anche se non impeccabili che informazioni perfette ma ritardate!