wethod è più di un software di gestione progetti. È un nuovo modo di pensare al management: moderno, indipendente, condiviso, responsabile, senza fronzoli.

Per i lettori pigri c'è il video di presentazione

01

Vogliamo dedicare il nostro tempo ad attività di valore.

Conosciamo bene il valore del tempo. Pensiamo sia fondamentale focalizzarsi solo sulle attività vitali e stimolanti, le uniche che influenzano positivamente il nostro percorso, tralasciando i fronzoli e la routine. Siamo consapevoli, coraggiosi e appassionati. Siamo imperfetti ma curiosi. I vecchi principi ci stanno stretti, quando le cose non tornano, andiamo per una strada nuova: la nostra.

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Gran parte delle indecisioni lavorative sono immotivate.

Ogni giorno ci viene richiesto di fare delle scelte, alcune semplici, altre che potrebbero cambiarci la vita. Cosa pesa di più: trovare un titolo per questo manifesto oppure decidere di trasferirsi in una nuova casa? Passiamo ore a scervellarci su problemi che sono tali sono in apparenza, quando la maggior parte delle criticità è spesso risolvibile utilizzando un sistema semplice e condiviso.

03

Gli errori non sono irreversibili.

Gestire un’organizzazione che lavora a progetti non è come gestire una centrale nucleare. Prima di tutto perché le cose non sono mai così complicate come sembrano a prima vista. E poi perché sbagliare non porta a nessun disastro. Ci piacciono le scelte audaci. Crediamo sia fondamentale avere il coraggio di assecondare quella vocina nella testa che grida: “E’ ora di un cambiamento”. Una scelta radicale non stravolgerà la vita di nessuno, ma sicuramente faciliterà il lavoro a tutti.

04

Less (fatto bene) is more.

Promuoviamo un sistema che sappia trarre il meglio dalla sua scarsità di mezzi. Proprio perché non disponiamo delle risorse della Nasa, ci bastano poche informazioni - tempestive ed affidabili - per prendere le decisioni giuste e concentrare l’attenzione sul reale valore dell’attività.

05

Demitizziamo la complessità del project management.

É il nostro paradosso: abbiamo sviluppato un software per la gestione dei progetti con lo scopo di sbriciolare il project management e trasformarlo in uno strato di graniglia da aggiungere “on top of the cake”.

06

Distribuire la responsabilità è fondamentale.

La vecchia regola del controllo centralizzato va scardinata. Solo apparentemente è più efficace, in realtà è solo più faticoso e meno affidabile. Ridurre al minimo il micro management è la chiave di tutto.

07

Promuoviamo un sistema di autonomia e di consapevolezza condivisa

Il nostro metodo consente di avere dati omogenei e tempestivi, riducendo quindi i costi.
Valorizziamo il nostro tempo e la nostra intelligenza.

08

Al primo posto vengono la fiducia e la trasparenza.

La condivisione dei dati economici aziendali rafforza la responsabilità e la consapevolezza del team, genera soddisfazione e aiuta a gestire criticità e stress. Non ci concentriamo mai sul singolo progetto o sulla singola persona, ma costruiamo una visione d’insieme dell’organizzazione attraverso un metodo partecipativo e inclusivo.

09

Nessuno è perfetto,
il sistema lo è.

Avere un linguaggio comune è fondamentale. La formazione è alla base del nostro modello, che consente a tutti di scambiare elementi di valore utilizzando un protocollo universale. Un modello che permette la pianificazione condivisa, premia i comportamenti virtuosi e collaborativi, penalizza l’egoismo e l’apatia.

10

Una cultura originale attrae i talenti.

Solo dando un taglio ai principi di management più rigidi e obsoleti si può creare un ambiente di lavoro positivo e libero di esprimersi. Il nostro approccio offre anche all’ultimo arrivato la possibilità di esprimere tutto il potenziale di cui è capace.

Anche la nostra storia è interessante

Qualche tempo fa, quando eravamo un team di 10 persone, ci accorgemmo che la gestione di più progetti contemporaneamente iniziava ad essere complicata.

Così provammo diversi software, ma nessuno di questi faceva al caso nostro. Capimmo presto il motivo: avevamo sviluppato un modo di lavorare indipendente, distribuito e senza gerarchie, incompatibile con tutti gli strumenti gestionali già esistenti.

C’era bisogno di un sistema che supportasse questo nostro approccio al management, garantendo la capacità di gestire il team in modo collaborativo e di prevedere le criticità prima che fosse troppo tardi. Non riuscivamo a trovare un software con queste caratteristiche, perciò decidemmo di costruirlo da soli. Dopo diversi prototipi, sviluppati per uso interno, nacque wethod.

Oggi siamo una start-up indipendente con un team sempre più in crescita, che attrae l’attenzione di numerose aziende incuriosite da questo nuovo approccio al management. Il nostro software è utilizzato da agenzie creative, studi di architettura e d'ingegneria, software house, aziende di consulenza e da chiunque lavori principalmente a progetti.

Affianchiamo i nostri clienti con un percorso di confronto e consulenza, per supportarli nell’adozione del modello organizzativo più adatto a loro. Continuiamo a collaborare con il team di H-FARM e con tutti gli altri nostri clienti per ascoltare obiettivi e necessità reali che ci permettono un continuo miglioramento del prodotto.

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