Budget review: una pratica semplice che salva tutti

Hai venduto un progetto, fatto il budget, stimato le giornate. Il piano è chiaro, i numeri sono dentro, si parte!

Poi succede quello che succede sempre: cambia qualcosa…

Un imprevisto, un feedback del cliente, un ritardo in una fase, una persona che si libera prima o si blocca su un’altra attività. Il progetto prende una piega diversa rispetto a quella che avevi previsto. E tu lo sai. Ma il budget… quello rimane lì, inchiodato alle venti giornate che avevi stimato due mesi fa. Anche se ora te ne servono trenta. O magari solo quindici.

È qui che entra in gioco la budget review: una pratica semplice, che troppo spesso viene evitata, ignorata o rimandata - ma che può salvare l’intero progetto.

Cos’è una budget review (e perché non farla è un problema)

Fare una budget review significa aggiornare il numero di giornate previste per un progetto mentre il progetto è ancora in corso.

Non è un’ammissione di colpa. È una presa d’atto.

Lo fai per:

  • avere una fotografia realistica della marginalità attesa, aggiornata agli ultimi sviluppi;
  • pianificare correttamente le risorse, in base al tempo che serve davvero;
  • raccogliere dati affidabili, che aiutino a migliorare i prossimi preventivi.

E attenzione: la budget review va fatta anche quando le giornate diminuiscono. Anzi, soprattutto in quei casi.

Se hai stimato un numero diverso di giornate rispetto a quelle che ti servono realmente, aggiornare il budget ti permette di:

  • pianificare o liberare risorse dal progetto; se ora il progetto dura 30 giornate, tu devi vedere 30 giornate in pianificazione. Non 20, per poi scoprire che quella persona l’avevi messa anche su altro. O nel caso opposto - quando serve meno tempo del previsto - togli le giornate in più e riporta quelle persone su altri progetti.
  • avere una fotografia realistica della marginalità attesa, aggiornata agli ultimi sviluppi.
  • e, in alcuni casi, anche ridefinire il prezzo di vendita - se è il tipo di relazione con il cliente che lo prevede. Ma non sempre è necessario. 

La chiave è che il budget racconti la verità, non un’ipotesi scritta mesi prima.

E se non la fai? Un casino, per tutti.

Se stai gestendo un’azienda basata su progetti e non rivedi mai i budget in corsa, è probabile che tu viva in uno scenario simile:

  • I progetti marginano “sulla carta”, ma i numeri reali non tornano.
  • I nuovi preventivi vengono fatti sugli stessi errori dei progetti passati.
  • La capacity del team non è affidabile, ma solo perché è basata su previsioni ormai sballate.
  • Le persone sembrano libere, ma non lo sono davvero, stanno finendo un lavoro di cui il sistema non sa nulla, oppure il contrario  sono full di lavoro quando quelle giornate non serviranno tutte per finire il progetto.

E per chi lavora ogni giorno sul progetto, la frustrazione è ancora più tangibile:

👉 Per il Project Manager, gestire un budget “immobile” è un incubo. Devi far lavorare il team su task non pianificati, “in nero” rispetto al budget. Devi mentire ai numeri o forzare il team a stare dentro limiti irreali.

👉 Per chi lavora nel team, non è più chiaro cosa si debba fare, dove mettere le ore, perché la pianificazione è falsata. Ti chiedono di stare dentro le 8 ore ma il lavoro ne richiede 12, o te lo chiedono il giorno prima per quello dopo.. Il budget non riflette il lavoro vero, quindi il lavoro vero perde senso.

👉 Per chi guida l’azienda, guardare i dati diventa un esercizio di fede. La marginalità non è attendibile, la pianificazione è inquinata, le decisioni sono basate su stime mai aggiornate.

Tutto questo per evitare di fare una cosa semplicissima: prendere atto che il piano iniziale non è più valido e aggiornarlo.

Non è barare. È governare.

Cambiare il budget in corso d’opera non è “barare”, né “ammettere di aver sbagliato”. È ammettere che la realtà cambia — e che i piani devono seguirla.

La letteratura sulla gestione dei progetti (PMI, 2021) evidenzia che le organizzazioni che adottano pratiche di monitoraggio continuo e adattamento attivo durante l’esecuzione dei progetti ottengono migliori performance, sono più resilienti e portano a termine i progetti con maggiore successo.

In letteratura, è ampiamente riconosciuto che aggiornare regolarmente le previsioni migliora l’accuratezza dei dati, riduce i disallineamenti operativi e favorisce decisioni più informate. Anche nel contesto dei progetti venduti, adottare pratiche di budget review continua permette di gestire meglio le risorse e anticipare gli scostamenti, rendendo l’esecuzione più solida e coerente con gli obiettivi iniziali.

Budget review: il gesto che riallinea tutti

Fare una review significa rimettere in asse chi vende, chi gestisce e chi lavora.

  • Per il PM: finalmente hai uno strumento per dire “servono più giorni” oppure “abbiamo fatto prima” e vederlo riflesso nella pianificazione e nella marginalità.
  • Per il team: capisci cosa devi fare, dove metterai le tue ore, e lavori in modo coerente con quello che l’azienda si aspetta da te.
  • Per l’azienda: ogni dato che leggi ha senso. È aggiornato. E ti permette di decidere con lucidità.

E su wethod? Il budget respira.

Su wethod, puoi aggiornare il budget in ogni momento. Aggiungi o togli giornate, vedi immediatamente l’effetto sulla marginalità, e soprattutto… lo vedi riflesso in pianificazione.

Il team planner si allinea, le persone si spostano solo se davvero hanno finito. E nella sezione Insight, puoi vedere l’andamento di tutti i progetti, per pm, per tipologia o per cliente.

Perché lavorare meglio non significa indovinare tutto al primo colpo. Significa sapere quando aggiustare il tiro — e farlo in modo trasparente.

Vuoi vedere come funziona? Richiedi una demo. E scopri quanto è più semplice navigare i tuoi progetti quando i numeri ti dicono la verità.